«(…) storia e archeologia dei paesaggi non possono farsi prescindendo da una mentalità e da una cultura stratigrafiche». Il concetto espresso nell’Introduzione da Franco Cambi, fornisce un riferimento basilare delle ricerche qui raccolte ma anche la scenografia di fondo entro cui le stesse sono state sviluppate.
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Prendendo a prestito le parole di Pazzagli, la contemporaneità diventa la chiave di lettura attraverso la quale gli archeologi si affacciano allo studio dell’antichità e in particolare «le spiegazioni di come funzionassero i paesaggi del passato risiedono spesso negli assetti dei paesaggi contemporanei» e viceversa «la definizione degli esiti dei paesaggi contemporanei spesso risiede nelle dinamiche passate».
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Biblioteca Consiglio Regionale della Puglia Teca del Mediterraneo