Un filo rosso di violenza, dimenticanza e individualismo unisce nomi, tempo e luoghi diversi in quella che è una girandola di esperienze traumatiche o ironiche, indimenticabili. Personaggi vibranti di odio e amore; vivi come l’obesa Annichilina, schizofrenici come una Cecilia costretta ad abortire: comunque tutti pronti, pagina dopo pagina, a trascinarci nella loro realtà.
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A parlarci come madri o matrigne: a farci riflettere su una società diversa, non sempre migliore.
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